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INCIDENTE GENOVA

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INCIDENTE GENOVA

Auto contro ambulanza, paura alla Foce

Repubblica — 14 marzo 2009   pagina 11   sezione: GENOVA


UN INCROCIO maledetto, tra corso Torino e via Tommaso Invrea. Lo stesso incidente tra l’ ambulanza, che corre in l’ ospedale per salvare una vita, e un mezzo privato, il cui conducente non vede il lampeggiante viola e non sente la sirena. L’ altro ieri sera poteva succedere come il 24 aprile del 2007 in cui morì Bruno Fertili di 57 anni, con la moto travolto da un’ ambulanza della Cri. Per fortuna giovedì il violento impatto tra una Ford Fiesta e il “Ducato” della Croce Verde di Quezzi non ha fatto vittime. Tranne il paziente già da soccorrere, che ha riportato le fratture di alcune costole, gli altri se la sono cavata con qualche graffio. Pochi minuti prima delle 23.30, Paolo De Vincenzi, 44 anni di età e 25 alla guida di ambulanze, in via Piacenza ha caricato un anziano in codice giallo (il più graveè il rosso). A bordo, insieme al milite-volontario di 19 anni che assisteva il malato, è salita la moglie di quest’ ultimo. Il mezzo,a sirene spiegatee diretto al “San Martino”, è giunto a Brignole, ha imboccato via Invrea. «All’ incrocio con corso Torino mi sono fermato al semaforo, c’ era il rosso, ho atteso che i veicoli dessero la precedenza – racconta De Vincenzi – poi ho superato quasi tutto il crocevia, di colpo ci siamo ritrovati con l’ ambulanza capottata». Centrati lateralmente dalla Ford Fiesta, condotta da un venticinquenne e proveniente dal controviale di corso Torino, che ha dichiarato di non essersi accorto del mezzo di soccorso. È stato un urto violento. Si è temuto il peggio. Il “118” ha inviato due ambulanze della Croce Bianca di piazza Palermoe dei Volontari di via della Fenice. Gli occupanti dei mezzi coinvolti nell’ incidente sono stati trasferiti al “San Martino” e al “Galliera”. Soltanto per l’ anziano paziente si è reso necessario il ricovero. Tutti gli altri sono stati dimessi con pochi giorni di prognosi. Comunque, i vigili urbani hanno sottoposto gli autisti della Fiesta e dell’ ambulanza a test alcolometrici, risultati negativi. «Andavano talmente forte che per strappare la targa della Fiesta, piantata nella ruota dell’ ambulanza, c’ è voluta la forza di due vigili urbani», sottolinea De Vincenzi. È tornato in mente il caso Fertili, quell’ incidente per il quale il gup Lucia Vignale ha assolto Andrea Repetto, l’ autista della Cri: ritenendo che “superare un incrocio con il rosso e seppure con imprudenza, non è omicidio colposo”. Il mezzo di soccorso, infatti, può impegnare l’ incrocio con il semaforo rosso e a velocità sostenuta. – GIUSEPPE FILETTO


3 Comments

MAX

Marzo 16, 2010at 8:22 pm

A prescindere il lampeggiante VIOLA… che probabilmente qualcuno era daltonico…
….mincuriosisce un po il sistema… codice giallo con SOLO dietro il volontario??? ed in più la moglie nel vano sanitario?… ma questa per loro è normale prassi??? 🙁

Stefano

Marzo 16, 2010at 11:36 pm

Scusa Max ma ti stupisci ancora?? Restando nella nostra regione, a Trieste come funziona? Se non ricordo male solo le ambulanze dell’ASS hanno l’infermiere a bordo mentre le altre solo volontari o dipendenti delle varie associazioni.
E a Udine, di notte, se l’automedica e l’ambulanza con infermiere sono impegnate, chi c’è a bordo della seconda ambulanza?

MAX

Marzo 17, 2010at 10:00 am

Caro Stefano, e tutto questo ti sembra giusto nel sistema? mettiti dalla parte dell’utente e poi dimmi.

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