E LA STORIA…CONTINUA!!!
L «addio» con lite, il caso torna all Asl 8
la Nuova Sardegna — 18 marzo 2010 pagina 02 sezione: CAGLIARI
CAGLIARI. Ieri Piero Golino fondatore della centrale 118 ha preso un giorno di ferie, dopo lo scontro col direttore sanitario dell’Asl 8 è andato dall’avvocato. Cosa sarà di lui nei prossimi giorni sembra dipendere dalla Asl e non dal Brotzu, come sosteneva la Asl quando martedì mattina, nella persona del direttore sanitario, gli ha portato in centrale il sostituto senza avvertirlo. Che la Asl stesse preparando la successione e avesse scelto il medico Giuseppe Iasiello, naturalmente, lo sapevano tutti. Anche Golino. Ma una cosa era il futuro, altra il presente dove il medico rianimatore Piero Golino è il responsabile di centrale 118 in forza di una delibera del 2001 emanata dall’Asl 8. La storia di Golino al 118 è complicata causa una burocrazia forse un po’ pasticciona. Dipendente da sempre del Brotzu, trasferito alla centrale 118 con un comando definito improprio dagli stessi amministratori dell’azienda ospedaliera, Golino figura in una delibera dell’Asl 8 del 2001 che lo nomina responsabile della centrale per un anno. L’anno è stato prorogato fino a oggi. E’ la Asl che decide queste nomine perché il 118 è gestito da un comitato composto da tutte le Asl da Oristano in giù, ma sul piano amministrativo se ne occupa interamente la 8, considerata capofila. Non c’è dubbio, perciò, che la Asl 8 avrebbe dovuto emanare un’altra delibera dove revocava l’incarico a Golino. Magari poteva fare come si fa di solito: nella delibera del 3 marzo dove indicava in Giuseppe Iasiello il facente funzioni responsabile del 118 spendeva qualche parola per revocare l’incarico a Golino. E poi, ovviamente, gliel’avrebbe dovuto notificare. Al Brotzu, il commissario straordinario Antonio Garau spiega che ancora martedì non avevano ricevuto la delibera del 3 marzo. Un altro congedato celebre, Franco «Chicchi» Trincas, direttore generale dell’assessorato alla sanità, licenziato alcune settimane fa, ha impugnato il licenziamento. Il passo successivo sarà il tentativo di conciliazione alla direzione regionale del lavoro. (a. s.)