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Ambulanze vecchie e tagli, ecco il 118

il Centro — 13 marzo 2010   pagina 02   sezione: CHIETI

CHIETI. Corsa all’emergenza su auto datate. Il 118 della provincia chietina ha bisogno di rinnovare il proprio parco macchine. L’età delle ambulanze e automediche non è sfuggita a diversi utenti, che al quotidiano il Centro hanno sottolineato il problema insieme ad altre disfunzioni. Parlano di carenza di personale così come di arrivo dei soccorsi, talvolta, senza sanitari a bordo. La Asl ammette il primo problema ma nega gli altri due aspetti. Il sistema del 118 regionale sta, comunque, per vivere una riorganizzazione generale. «Il progetto», dice il direttore sanitario della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, Amedeo Budassi, «prevede un’organizzazione non più suddivisa per province ma attiva a livello organico su tutto il territorio abruzzese. L’idea è di una sorta di cabina di regia regionale». Proprio la Regione, qualche tempo fa, in previsione dei Giochi del Mediterraneo, aveva deciso l’acquisto per il 118 teatino di 6 nuove ambulanze. Una vera boccata d’ossigeno per l’emergenza territoriale provinciale, che oggi conta su 2 automediche, 8 ambulanze per il soccorso e 9 per il trasporto interospedaliero di proprietà della Asl, più altre 6 ambulanze in convenzione con associazioni di volontariato. L’anno scorso erano state avviate le pratiche per bandire una gara di fornitura dei mezzi nuovi per i 118 di tutto l’Abruzzo, ma il commissario Redigolo nel piano di rientro sui debiti della sanità prevedette altrimenti. «Gli utenti devono stare tranquilli», dice il responsabile del 118 provinciale, Dante Ranalletta, «perché le macchine che abbiamo sono idonee e funzionali». Proprio qualche utente ha lamentato che le ambulanze arrivano talvolta sull’incidente senza personale sanitario a bordo. «Non può essere», replica Budassi, «l’ambulanza o l’automedica partono sempre con personale specialistico. Non può succedere che viaggi sul mezzo solo l’autista». Sull’automedica ci sono medico e infermiere, sull’autoambulanza ci sono sempre l’infermiere e l’autista soccorritore, ma anche il medico a seconda della patologia segnalata e delle azioni del 118 in corso in quel momento. Un’altra carenza segnalata riguarda proprio la dotazione di personale a disposizione del servizio. «Non c’è questo problema, per lo meno non in termini drammatici come in altri reparti», continua Budassi, «certo si può fare sempre di più, può mancare qualche figura, ma nel 118 su questo versante non registriamo una situazione grave». Da diversi anni si parla della possibilità di 5 nuove postazioni a San Salvo, Lama dei Peligni, Torricella Peligna, Castiglione Messer Marino e Villa Santa Maria, dove oggi, stando alla Asl, ce n’è una attiva per 12 ore al giorno, senza la presenza del medico, in convenzione con un’associazione di volontariato. Uno spiraglio, sulle nuove postazioni, sembra essersi aperto.  – Sipo Beverelli /


1 Comment

Stefano

Marzo 16, 2010at 11:43 pm

Automedica con Medico ed Infermiere… chi guida??

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