E LA PRUDENZA?

E LA PRUDENZA?

Rezzato, muore asfissiata dal fumo

martedì 02 marzo 2010

Una ragazza di 22 anni ha perso la vita lunedì sera per avvelenamento da fumo a causa di un incendio sviluppatosi nell’abitazione in cui viveva con il padre in via Giovanni XXIII a Rezzato, nell’hinterland est di Brescia.

L’appartamento si trova all’interno della Pama, un’azienda di prefabbricati per l’edilizia situata nella zona industriale, di cui l’uomo è il custode.

Lunedì sera il padre è uscito per il lavoro intorno alle 20, lasciando la figlia sola in casa intenta a cucinare.

Il principio d’incendio, scoppiato per cause ancora in corso di accertamento, si è sviluppato proprio nella cucina dell’abitazione e la ragazza è spirata probabilmente per l’intossicazione prodotta dal fumo.

Le fiamme si sono spente da sole dopo avere parzialmente attaccato i mobili e avere annerito i muri della stanza, ma per la giovane Giulietta Morlacchi, una ragazza di origine peruviana adottata dalla famiglia rezzatese quando aveva un anno, era ormai troppo tardi.

Il corpo accasciato nel bagno è stato scoperto dal padre Mario martedì mattina verso le 8 al rientro dal lavoro. Inutilmente l’uomo ha lanciato l’allarme alla centrale operativa del 118: la figlia era ormai spirata da molte ore.

Sia il genitore sia i primi soccorritori (due volontari del Cosp di Mazzano) sono rimasti intossicati dal fumo ancora presente nelle stanze e hanno dovuto essere visitati e dimessi presso la clinica Città di Brescia dove si trova una camera iperbarica. Anche la madre della ragazza, che abita a Gussago dopo la separazione, è stata ricoverata all’ospedale per un malore dopo essere stata informata dell’accaduto.